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  1. BURROUGHS. IL VIRUS DELLA PAROLA

    di GNOCCHI ALESSANDRO Pubblicato da ALESSANDRO POLIDORO EDITO Data Pubblicazione 3-2024 € 16,00

    Una biografia romanzata sulla vita del più rivoluzionario scrittore della Beat Generation. Divisa per temi (la droga), per ossessioni (il linguaggio), per incontri demoniaci (quelli della mente) e reali (quelli mortali con Kerouac), si sviluppa in una struttura incendiaria. Un originale saggio narrativo costellato da un passo romanzesco. Non ha nulla da invidiare ad autobiografie narrative erudite e fulminanti come "Io sono Burroughs" di Barry Miles e "Io sono vivo, voi siete morti" di Emmanuel Carrère. Attraverso un linguaggio che mischia con mestiere, collante strutturale e talento narrativo Gnocchi ci consegna una scatola nera da aprire per ascoltare la vita del vero fantasma fuorilegge della letteratura contemporanea.

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  2. ANDAVAMO CON DIO E TORNAVAMO AL TRAMONTO. SCORRIBANDE NEL MONDO PICCOLO DI GIOVA

    di GNOCCHI ALESSANDRO; RENELLO G. P. (CUR.) Pubblicato da DREAMBOOK EDIZIONI Data Pubblicazione 2-2024 € 20,00

    Il "Mondo Piccolo" di Giovannino Guareschi letto da Alessandro Gnocchi nei suoi diversi e complessi significati. Una disamina nella quale quell'incredibile luogo dell'anima trova riscontro in tutto il mondo come dimostrano le centinaia di lingue nelle quali i libri di Guareschi sono tradotti. Un viaggio alla scoperta di Giovannino Guareschi come uomo e come artista capace di testimoniare senza paura i suoi valori e i suoi principi.

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  3. TESTORI CORSARO

    di GNOCCHI ALESSANDRO Pubblicato da LA NAVE DI TESEO Data Pubblicazione 3-2023 € 17,00

    Tra le sue varie attività, Giovanni Testori fu anche editorialista per il "Corriere della Sera" tra il 1977 e il 1981. All'epoca i suoi articoli in prima pagina furono spesso considerati provocatori e scatenarono accese discussioni, divenendo un vero e proprio caso culturale: mai una voce cattolica si era levata con tale forza nel dibattito pubblico. Altrettanto importante fu la sua collaborazione con "Il Sabato", settimanale espressione del movimento nato intorno a don Luigi Giussani: Comunione e Liberazione. Nei suoi editoriali Testori affrontava fatti storici come il caso Moro, il pontificato di Giovanni Paolo II, la strage di Bologna, il terremoto dell'Irpinia. I suoi articoli, però, erano pieni anche di volti anonimi, di nomi che non ci dicono nulla, spesso di giovani disperati: il pendolare delle Ferrovie Nord, il suicida, l'omicida. È evidente la volontà dell'autore di dare voce a chi non viene mai interpellato, non fa statistica, non esiste per i media. Rileggendoli oggi, risulta chiara la grandezza di Testori nel cogliere i termini reali dello scontro in corso in Italia e nell'intero Occidente: non tra destra e sinistra, tra fascismo e antifascismo, ma tra tradizione e secolarizzazione. Poneva domande radicali sulla vita, la moralità, la morte; domande che erano, e sono ancora oggi, scomode. In questo libro Alessandro Gnocchi ripercorre la traiettoria di Giovanni Testori come editorialista e voce libera del giornalismo italiano tra gli anni Settanta e Ottanta, inoltre, grazie a tre interviste ad amici, colleghi e allievi di Testori, ricostruisce il clima dell'epoca al "Corriere della Sera", la saga del "Sabato", il rapporto tra gli articoli e gli altri aspetti dell'attività di Testori, scrittore e critico d'arte.

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  4. RITORNO ALLE SORGENTI. IL MIO PELLEGRINAGGIO A ORIENTE NEL CUORE DELL'ORTODOSSIA

    di GNOCCHI ALESSANDRO Pubblicato da MONASTERIUM Data Pubblicazione 1-2023 € 17,00

    Che cosa significa "tornare all'Ortodossia"? L'autore di questo diario spirituale ce lo dice in presa diretta e partecipata, mostrando come, nella sua ricerca spirituale, a un certo momento si sia trovato di casa nell'Oriente cristiano. Una grande sorpresa, forse, prima di tutti per lui che a lungo è stato un esponente di spicco del "tradizionalismo cattolico". Ma la vita e la Provvidenza ci pongono spesso davanti a strade che mai avremmo potuto vedere con occhi solamente umani. E allora si tratta di scegliere tra la fedeltà alla propria immagine di sé e la docilità allo Spirito. L'autore ha scelto la docilità a Dio e qui ci racconta senza nascondersi che cosa è avvenuto nella sua vita, fino alla pacificazione del cuore.

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  5. PPP. LE PICCOLE PATRIE DI PASOLINI

    di GNOCCHI ALESSANDRO Pubblicato da LA NAVE DI TESEO Data Pubblicazione 3-2022 € 17,00

    Alessandro Gnocchi racconta Pier Paolo Pasolini in modo nuovo conducendoci in un viaggio tra le sue "Piccole Patrie" e facendo luce su un passaggio poco noto della vita di uno dei più importanti intellettuali italiani del Novecento, l'adolescenza a Cremona, tra il 1932 e il 1935. Da qui il viaggio prosegue, con lo stile avvincente di un reportage, nelle altre "Piccole Patrie" di Pasolini, Bologna e Casarsa e termina nelle province della Bassa, tra Pavia, Lodi e Milano, alla ricerca delle tracce lasciate in quei luoghi da PPP. Un'indagine approfondita sulla vita di Pasolini, ricca di riferimenti alla storia e alla storia della cultura, un libro che porta il lettore non solo a scoprire le radici dell'intellettuale ma anche le città che quelle radici hanno alimentato. L'incontro con i grandi maestri, Roberto Longhi e Gianfranco Contini, la scoperta del friulano, la stagione della politica e dell'autonomismo: l'attenzione filologica verso le prime opere poetiche va di pari passo con la ricostruzione della biografia di un Pasolini poco noto, ma non meno importante dello scrittore civile degli anni sessanta e settanta.

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  6. CAPOCANNONIERE E' SEMPRE IL MIGLIOR POETA DELL'ANNO. CALCIO E LETTERATURA (IL)

    di GNOCCHI ALESSANDRO Pubblicato da BALDINI + CASTOLDI Data Pubblicazione 9-2021 € 16,00

    Pasolini disse che il capocannoniere del campionato è sempre il miglior poeta dell'anno. Lo scrittore, noto come Stukas nei campi delle borgate romane, era tifoso del Bologna. Il suo idolo era Biavati, inventore del doppio passo, e una volta cercò di scritturare Bulgarelli per un film. Calcio e letteratura hanno spesso incrociato le loro strade, come se avessero qualcosa di ineffabile in comune. Gabriele d'Annunzio è stato tra i precursori italiani del gioco, Umberto Saba ha cantato la solitudine del portiere, Mario Luzi ha pianto il Grande Torino schiantatosi a Superga. C'è chi ha immortalato un pomeriggio d'amore allo stadio e chi ha composto odi per il tredici al Totocalcio. C'è chi ha esaltato i grandi numeri uno e chi ha ritratto i brocchi di quartiere. Molti non si limitavano a scrivere. Pasolini era un'ala scattante. Albert Camus era un buon portiere. Forse non ci crederete, ma Martin Heidegger era una mezzala sinistra di qualità. Jacques Derrida era un ottimo centravanti. Osvaldo Soriano segnò una trentina di gol nelle categorie inferiori. Ludwig Wittgenstein ebbe un'intuizione geniale osservando una partita a Cambridge. Questo libro indaga i risvolti letterari del calcio, l'ultimo grande rito di massa della società dei consumi. Nel gioco si celebra la libertà all'interno delle regole, proprio come nella poesia. Molte partite, campioni, squadre hanno avuto i loro cantori, ma anche il singolo gesto atletico, come il dribbling, la finta, il doppio passo. Eppure, alla fine, sono più commoventi gli eroi della propria infanzia, anche se (forse) non erano campioni e nessuno purtroppo ha pensato di immortalarli.

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  7. LIBERACI DAL MALE

    di GNOCCHI ALESSANDRO Pubblicato da FEDE E CULTURA Data Pubblicazione 11-2019 € 17,00

    Gennaio 1969: la ragazza più bella di Villalta, paese del Bergamasco, viene strangolata e ritrovata nel prato sotto il sagrato, giusto dopo la messa. Poi, sulla terra fresca del cimitero dove riposa, vengono depositati cinquanta garofani bianchi a disegnare la forma di un occhio; prima che le forze dell'ordine possano capirci qualcosa, arriva un'altra vittima, questa volta a colpi di martello. Oltre alle persone muore anche l'innocenza del paese che, per la prima volta, si rende conto dell'esistenza del male. Per il suo romanzo d'esordio, Alessandro Gnocchi racconta la propria terra con lo stesso amore usato da Giovannino Guareschi per cantare la sua Bassa: al centro di tutto c'è un paese apparentemente immobile, con i suoi riti e i suoi abitanti, tutti caratterizzati da idiosincrasie e miserie profondamente umane.

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  8. LETTERE AI POSTERI DI GIOVANNINO GUARESCHI

    di GNOCCHI ALESSANDRO Pubblicato da MARSILIO Data Pubblicazione 4-2018 € 16,00

    I mostri contro cui si scagliò Guareschi, solitario donchisciotte della Bassa, sono cresciuti, alimentati da comunisti e anticomunisti, da proletari e capitalisti, da preti e atei: la deriva della Chiesa, la nefasta commistione tra fede e politica, il predominio del malcostume. Alessandro Gnocchi, curatore delle opere e appassionato studioso di Guareschi, ripercorre, in un immaginario dialogo tra l'avo e i suoi posteri, nove pezzi magistrali che l'inventore di don Camillo scrisse tra il 1963 e il 1968 sul «Borghese», all'epoca unica rivista a reggere il confronto con «L'Espresso» di Scalfari. Guareschi passò al vaglio critico la società dei consumi mostrando come l'Occidente capitalista fosse l'altra faccia del materialismo che molti vedevano solo nell'Oriente comunista. Applicava il rigore dei suoi principi e del suo ragionamento a un mondo che nessuno sapeva ancora decifrare. Da quelle pagine emerge una sagace analisi della politica e della cultura del nostro paese, di cui solo oggi è possibile comprendere appieno la lungimiranza. Ma «per favore», scrive Alessandro Gnocchi nell'introduzione, «nessuno gli dia del profeta, perché negli ultimi decenni questa categoria è stata applicata con generoso anticipo a coloro che le hanno sbagliate proprio tutte».

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  9. GIUSEPPE BERTO, ANTONIO DELFINI. SCRITTORI CONTROCORRENTE

    di GNOCCHI ALESSANDRO Pubblicato da GIUBILEI REGNANI Data Pubblicazione 10-2017 € 15,00

    Personaggi diversi ma uniti dalla riluttanza verso qualsiasi tipo di compromesso politico e letterario, Giuseppe Berto e Antonio Delfini sono i perfetti Scrittori controcorrente. Il primo, odiato dai salotti letterari per aver rifiutato il presunto primato del marxismo sulla cultura degli anni '60, per Massimo Fini fu «lo scrittore più stroncato d'Italia». Non gli furono sufficienti, per essere celebrato, i prestigiosi premi letterari vinti e le centinaia di migliaia di copie vendute. Al secondo, invece, non è toccato analogo successo ma ha avuto ciò che in parte è mancato a Berto: il consenso dei lettori influenti (Pasolini, Montale, Natalia Ginzburg e Giorgio Agamben tra gli altri). Entrambi hanno saputo dare una lettura fuori dagli schemi degli anni tragici del nostro Paese: il Ventennio, il conflitto mondiale, la guerra civile, la contraddittoria ricostruzione. Ed entrambi meritano di essere riscoperti.

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